Tutta la vita davanti – Racconti di storie riflesse

“Abbiamo tutta la vita davanti”
È la frase con cui tutto ha inizio.


La frase con cui si rimandano le cose, con cui si prende tempo, convinti che di tempo ce ne sarà in abbondanza, lontani dal percepire quanto sia aleatorio il concetto, quanto sia bugiarda l’idea di possederlo, di averne a volontà e soprattutto di poterne disporre come
meglio crediamo. Emblema di una illusione condivisa, disillusione dello scorrere delle cose, flusso degli eventi, ci convinciamo di poter gestire, nel mezzo di questo moderno caos, almeno il tempo. Programmiamo, pianifichiamo, calendarizziamo attività come se la vita
fosse lo scorrere del tempo e degli impegni con cui lo riempiamo.
La novità è che non c’è più tempo. Non c’è più tempo per rimandare ciò che potresti fare ora, per aspettare che qualcun altro prenda l’iniziativa al posto tuo, o prima di te, che decida per te, non c’è più tempo di aspettare che il mondo cambi. Il mondo è già cambiato e
non come avremmo voluto; non c’è neanche il tempo per capire, per abituarsi al cambiamento, per accettare l’idea.
Ora è il momento di vivere, nel bene e nel male, di affrontare con coraggio e determinazione la vita, il presente, le paure, le incertezze, il dolore, la felicità.